
Ieri, presso il Circolo Canottieri Irno, invitato dai consiglieri di minoranza dell’amministrazione comunale di Salerno ho avuto possibilità di partecipare ad un interessante incontro-dibattito in tema di riproposizione del PIP Nautico arenatosi qualche anno per cause di forza maggiore dovute alla congiuntura economica e alle esigenze di messa in sicurezza della costa. L’incontro è servito per comprendere lo status quo delle operazioni rivolte alla riqualificazione del water front. Ma posso comunque esprimere apprezzamento per il rinnovato interesse rivolto al comparto nautico e alla realizzazione di un polo ad esso dedicato.
Le ragioni per insistere ci sono e sono svariate :
1. La presenza del Marina di Arechi e di tanti porti regionali nel vasto territorio provinciale e di svariate imprese del settore (cantieristico e charter in primis), ivi operanti richiede sicuramente la presenza di un’area attrezzata a piccola cantieristica, alaggio e varo, ricovero, rimessaggio, traino e altre attività connesse.
2. Le sopradescritte attività, per le loro peculiari caratteristiche, debbono poter essere esercitate in prossimità della costa per svariate ragioni legate non solo a questioni puramente logistiche ma anche per ottimizzare prove in mare e costi di trasporto.
3. Le possibilità di attrazione di investimenti anche internazionali possono essere facilitate dalla presenza della Zona Economica Speciale legata a porto ed aeroporto.
4. Quanto alla pianificazione delle aree adibite il PUC è strumento integrabile con la regolamentazione regionale in materia di demanio marittimo. Infatti, nonostante la cronica assenza in Campania di un PUAD (Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime) strumento ad hoc consegnato con legge dello Stato alle Regioni dopo la “devolution” in materia, l’articolo 4 della delibera Regionale della Campania n. 395 del 2006 consente ai Comuni costieri di dotarsi di un Regolamento Demaniale Marittimo per insediamenti turistico-ricreativi.
5. Le modifiche intervenute, recentemente, in materia di codice della nautica (decreto legislativo n. 229 del 2017 che ha modificato il decreto legislativo n. 171 del 2005) prevedono la possibilità di destinare strutture demaniali, pontili, arenili e piazzali al ricovero invernale delle barche di piccole dimensioni con IVA agevolata come nei Marina Resort (articolo 49 undecies)
6. I costi delle infrastrutture potrebbero essere abbattuti
se si ricorre all’utilizzo, ormai collaudato a Dubai (la famosa Palma) Giappone (aeroporto di Osaka) e Cina (isole artificiali per la Marina militare), di materiale di risulta. Spero che il Consiglio comunale decida positivamente in tal senso. Buon lavoro a tutti.
Alfonso Mignone, Presidente del Propeller Club Port of Salerno