
Prorogata fino al 23 novembre la performance dell’artista Baldo Diodato accompagnata da un intervento musicale del Maestro Antonio Caggiano, alla Galleria Verrengia a Salerno.
Il progetto pensato appositamente per gli spazi della Galleria è diviso in due momenti, la mostra che “raccoglie una selezione ragionata di opere – soprattutto di piccolo formato – che dagli anni Settanta hanno contrassegnato un percorso, tra USA e Italia, tra New York e Roma, dell’artista napoletano, e la performance dal titolo “Tappeto sonoro”, durante la quale delle lastre di alluminio sono posizionate sull’area pedonale prospiciente la Galleria in via Fieravecchia, sulle quali l’artista, coinvolgendo anche i passanti, realizza un particolare bassorilievo catturando impronte e segni a colpi di martello.
Nel suo lavoro Diodato, attraverso l’utilizzo di vari materiali, soprattutto metalli, carta e tela, intende cristallizzare – seguendo complessi frottagee scegliendo pavimentazioni antiche – le tracce inenarrabili della storia dell’uomo.
A caratterizzare l’opera di Baldo Diodato, la tecnica del frottage, pratica già conosciuta nell’antichità ma riscoperta nel Novecento grazie all’artista surrealista Max Ernst; consistente nella sovrapposizione di un supporto su una superficie non liscia che permette in questo modo di far affiorare la propria morfologia attraverso il reciproco sfregamento.
Durante gli anni Duemila l’artista forte delle nuove esperienze tecniche inizierà a sviluppare lavori di grande formato che sconfineranno nell’uso dello spazio pubblico. È in questo periodo che inizierà la collaborazione con il percussionista Antonio Caggiano, che compone e sperimenta ritmi sui lavori metallici dell’artista, modulando e riproducendo i suoni delle lamine durante i colpi del martello di Diodato.
Evento organizzato in occasione della 15a Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Redazione